PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento

MODULO ACCREDITAMENTO AZIENDA


PIANO TRIENNALE PCTO

   

FUNZIONI PCTO E COMPETENZE TRASVERSALI

Il nostro Istituto organizza i PCTO allo scopo di sviluppare le competenze trasversali le quali attraverso processi di pensiero, di cognizione e di comportamento, danno la possibilità agli studenti di fornire gli strumenti per dare libero sfogo alle loro capacità e renderle esecutive in un contesto lavorativo e non solo. Saranno privilegiati, nell’ambito del processo formativo, colloqui sia individuali che di gruppo, simulazioni e project work, sulla base di appositi strumenti quali griglie e rubriche, curate dal consiglio di classe. Tali strumenti consentiranno la raccolta di elementi  utili  per la predisposizione  del Curriculum dello studente, nel quale vengono anche riportate le attività realizzate da ogni singolo studente. Delle otto  competenze  tratte  dalla  Raccomandazione europea del 22 maggio 2018, se ne sono individuate quattro che esemplificano in toto il processo di apprendimento:

La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera.

La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.

La competenza imprenditoriale si riferisce alla capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di problemi, sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa al fine di programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.

La competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali implica la comprensione e Il rispetto di come le idee e i significati vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture.

IL NOSTRO PROGETTO

La legge 145/2018 ha ridotto il monte ore per i PCTO ma in piena autonomia il nostro Istituto ha disposto di strutturare il progetto nel seguente modo:

  • 160 ore da svolgere durante il terzo anno, di cui 120 di PCTO (tre settimane) e 40 di attività alternative (visite aziendali, incontri con esperti, partecipazioni a fiere e convegni, servizi alle manifestazioni,…)
  • 200 ore da svolgere durante il quarto anno, di cui 160 di PCTO (quattro settimane) e 40 di attività alternative (visite aziendali, incontri con esperti, partecipazioni a fiere e convegni, servizi alle manifestazioni,…)
  • 40 ore da svolgere durante il quinto anno, prevalentemente in attività alternative come incontri con esperti del mondo del lavoro e delle associazioni di settore e con una particolare attenzione a quelle relative all’orientamento in uscita.
Tirocinio curriculare ed extracurriculare: cosa sono e come funzionano

La disciplina dei tirocini, per evitare che fosse utilizzata in modo errato e distorto, utilizzando i tirocinanti al posto dei lavoratori assunti regolarmente, è stata rivista dalla riforma Fornero, vale a dire dalla legge numero 92 del 2012, con l’obiettivo di strutturare gli stage in modo da non poter più aggirare la normativa.

Il tirocinio formativo non ha un’unica forma di rapporto, ma si concretizza in diverse tipologie con regole differenti. Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra quelli curriculari ed extracurriculari.

Con i primi l’intenzione è quella di creare un percorso formativo e professionale da inserire all’interno del piano di studi universitario o di un istituto scolastico. Il tal modo si mira ad affinare l’apprendimento dello studente con un insegnamento diretto e pratico.

I tirocini di curriculari di conseguenza, oltre ad essere obbligatori possono essere svolti solo se si è iscritti a uno dei corsi di studi previsti dall’ente promotore.

Per quanto riguarda i tirocini extracurriculari invece il discorso è diverso. L’obiettivo perseguito in questo caso è quello di accompagnare un giovane nelle proprie scelte professionali, in particolar modo nella fase di transizione dal mondo scolastico a quello lavorativo/professionale. Questi ovviamente sono facoltativi e ce ne sono di diversi tipi.

Tra i tirocini extracurriculari abbiamo:

  • tirocini formativi. Questi hanno l’obiettivo di facilitare le scelte professionali e di occupabilità, andando a favorire i giovani in quel particolare periodo di transizione tra il mondo dell’istruzione scolastica/universitaria e il mondo del lavoro. Di regola, i destinatari di tale tipologia sono soggetti in possesso di un titolo di studio conseguito e non oltre i 12 mesi. La durata di questo tipo di tirocinio e di massimo 6 mesi;
  • tirocinio di inserimento o reinserimento. I destinatari di questo tipo di tirocinio, come si può capire dalla parola stessa sono le persone disoccupate, inoccupate nonché i lavoratori in regime di cassa integrazione. La durata estesa ad un periodo di 12 mesi;
  • tirocinio di orientamento e formazioneo di inserimento o reinserimento in favore delle categorie protette (disabili). Il tirocinio in questo caso sarà attivato fino ad un periodo di 24 mesi.

Volendo essere ancora più specifici, Il tirocinio ha una durata massima che non può essere superiore a:

  • 6 mesi nel caso in cui gli stagisti siano lavoratori inoccupati o disoccupati;
  • 4 mesi nel caso in cui gli stagisti siano studenti che frequentano la scuola secondaria;
  • 12 mesi per gli studenti universitari, comprendendo anche coloro che frequentano corsi di diploma universitario, dottorati di ricerca e scuole o corsi di perfezionamento e specializzazione. Lo stesso discorso vale anche per coloro che frequentano scuole o corsi di perfezionamento e specializzazione post-secondari anche non universitari, anche nei diciotto mesi successivi al termine degli studi;
  • 6 mesi nel caso in cui gli stagisti frequentino corsi di formazione professionale, siano allievi di istituti professionali di Stato, di corsi di formazione professionale, studenti frequentanti attività formative post-diploma o post laurea, anche nei diciotto mesi successivi al completamento della formazione;
  • 12 mesi nel caso in cui i soggetti beneficiari siano persone svantaggiate intendendo persone con invalidità oppure che abbiano trascorso un periodo di ricovero in ospedali psichiatrici o ancora tossicodipendenti, alcolisti minori in età lavorativa con una difficile situazione familiare, i condannati, i detenuti con l’esclusione dei portatori di handicap;
  • 24 mesi nel caso di soggetti portatori di handicap.