Storie di successo/7


LUDOVICO COCCIOLI: “ALL’EINSTEIN-NEBBIA SOLO BEI RICORDI TRA FORMAZIONE, EVENTI E STAGE. MI HA OFFERTO LA POSSIBILITÀ DI LAVORARE DOPO IL DIPLOMA”

Ludovico, diplomato nel 2015, ci dedica un po’ del suo tempo e risponde alle nostre domande.

Se pensi alla tua scuola alberghiera quali sono le cose che hanno lasciato il segno?

Ho solo bei ricordi, mi ha introdotto al mondo della cucina con un’ottima formazione, stage, partecipazione a eventi, possibilità di lavorare subito dopo il diploma, professori, come lo chef Walter Borsini che hanno creduto nelle mie potenzialità. Con lui e con il ristorante stellato Andreina partecipammo, subito dopo il diploma, a un catering a Milano per Oxfam.

E le esperienze successive?

In seguito andammo a Sofia in Bulgaria, dove il professore rimase trenta giorni, mentre io mi fermai un anno e mezzo! Era un ristorante che proponeva cucina tipica italiana, potete immaginare? Da solo, indipendente, giovanissimo e in un paese straniero, è stata una esperienza di vita bellissima!

Poi, volendo sperimentare altro sono rientrato in Italia e ho lavorato presso il ristorante Giacchetti a Portonovo e in seguito da Rapisarda; quest’ultimo è un ristorante gourmet con 20 posti. Anche il proprietario è un ex alunno dell’Einstein Nebbia e per me, lavorare lì, ha significato entrare in contatto con un mondo nuovo: menù degustazione, crudità, sapori intensi e magistralmente gestiti, come per esempio la Tartare di Moscioli. Dopo una parentesi al Fortino Napoleonico, dove ho invece affrontato un lavoro completamente diverso, più legato al catering, ai banchetti e anche all’Hotellerie, sono approdato al ristorante stellato Nostrano di Pesaro.

Cosa consiglieresti a un/a ragazzo/a che si approccia a questo mondo?

Che sia sicuro di fare questa scelta, di voler lavorare in questo mondo. Se ti approcci alla scuola e al mondo della ristorazione in un certo modo, ti si possono aprire un sacco di strade.