Storie di successo/5
Storie di Successo/5
GERMAN SCALMAZZI: dai banchi dell’’Einstein-Nebbia allo Chalet La Rotonda a Porto Recanati
“I docenti di cucina hanno condiviso con noi studenti pratiche di alto livello. All’Istituto ho conosciuto l’amore della vita”
German Scalmazzi, diplomato all’IIS Einstein Nebbia nel 2006 ci racconta la sua esperienza.
Come hai scelto la scuola alberghiera e che ricordo ne conservi?
A 14 anni ho lavorato per una stagione ad Andalo, in Trentino e ho compreso che quella della ristorazione poteva essere la mia strada. Durante i cinque anni di scuola ho sempre abbinato studio e lavoro, tanta passione, non aver paura della fatica e ascoltare ai consigli di validissimi docenti sono le cose che mi hanno dato una marcia in più per affrontare le sfide successive....oltre al fatto che a scuola ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie e compagna nell’avventura della ristorazione! La cosa bella che ricordo della scuola sono i miei professori di cucina : Piaggesi e Borsini, che hanno condiviso con noi studenti una pratica ad alto livello sul campo, non era un semplice rapporto alunno professore, c’era condivisione di esperienze, complicità, quella comprensione che poi ti mette nella condizione di far bene. Che dire, nonostante lavorassi al pomeriggio non mi sentivo stanco, era un piacere andare a scuola e mi sentivo in famiglia.
Hai girato il mondo, cosa ci dici in proposito?
Se hai voglia di fare e di metterti in gioco lavorare nella ristorazione ti permette di viaggiare e arricchirti continuamente, sono stato prima in Erasmus con la scuola a Londra presso il famoso locale Rosso di Sera e poi per conto mio nella catena Giardino; in Australia ho lavorato nella catena De Benedetti’s ; in Francia al ristorante Louvre (di fronte all’omonimo museo) e poi a Singapore , in Trentino, dallo stellato Uliassi a Senigallia ecc...
Ed ora cosa fai?
Gestisco con mia moglie lo Chalet La Rotonda a Porto Recanati, era il ristorante della sua famiglia da tre generazioni e insieme lo abbiamo trasformato in un locale con uno staff complessivo di 22 cuochi. Oltre a ciò insegno all’Accademia Chef a San Benedetto , collaboro frequentemente con lo chef Errico Recanati e lavoro con Alice TV.
Cosa consiglieresti a un/a ragazzo/a che voglia intraprendere questa professione?
Più che un lavoro è uno stile di vita, che ti assorbe completamente e ti richiede molto, a volte bisogna sacrificare qualcosa, soprattutto all’inizio, ma poi è una professione che ti restituisce tanto, si impara di continuo, si fa un percorso di crescita sia personale che professionale. E’ un bel lavoro che premia l’impegno e la capacità di continuare ad apprendere e a rinnovarsi.