Incontro con i curatori del Museo dell’Esplorazione di Husavik

Francesco e Giuditta

“Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla montagna”: sembra appropriato questo modo di dire per l'evento che ha coinvolto ieri mattina tre classi prime che stanno affrontando lo studio dei vulcani e della tettonica a placche nell'ambito delle Scienze della Terra. Non potendo andare personalmente a vedere la dorsale medio-atlantica, abbiamo fatto in modo che la dorsale medio-atlantica venisse da noi.

Il 13 marzo infatti l'aula multimediale ha ospitato un interessantissimo seminario tenuto da Giuditta Gubbi e Francesco Perini, i due giovani curatori del Museo dell'Esplorazione di Husavik, in Islanda. Marchigiani d'origine, ma residenti da 5 anni a Husavik, i due ragazzi hanno illustrato la geologia dell'Islanda e l'esplorazione dell'uomo, intesa sia come esplorazione di terre sconosciute che come esplorazione del sistema solare. 

Supportati da immagini spettacolari, hanno spaziato dalle aurore boreali ai canali di lava di Marte, dall'avvistamento delle balene alla carne di squalo putrefatto, tipico cibo islandese, tenendo con il fiato sospeso una platea attenta e partecipe.

Il filo conduttore della giornata è stato dunque l'esplorazione umana, intesa come il bisogno degli esseri umani di andare sempre oltre i propri limiti, sia fisici che mentali perché, come ha concluso Francesco Perini “l’esplorazione non è semplicemente la scoperta di nuove terre, ma piuttosto la scoperta di qualcosa di nuovo su noi stessi, sull'essere umano in generale”.

Francesco e Giuditta